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AMPLIAMENTO DELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE “P. ALBINO” DI CAMPOBASSO

2009 - con Mondaini Roscani architetti associati, arch. Sabrina Cantalini, arch. Giuseppe Troccoli, ing. Francesco Sforza.

LA BIBLIOTECA CONTEMPORANEA

La biblioteca è il luogo fisico in cui sono accumulati, ordinati, conservati e diffusi i supporti dell'informazione di qualunque natura essi siano. Non c'è dubbio, però, che oggi il consumo di informazione tende a diventare sempre più grande e sempre più istantaneo, minacciando la fisicità stessa del luogo della biblioteca. A causa di ciò, il tema hcorrente è quello del futuro di questo particolare servizio pubblico, le sue possibili evoluzioni e la sua effettiva utilità nell'era dell'informatica. In realtà, l'interesse per il servizio della biblioteca e per l'architettura delle biblioteche si è andato intensificando in questi ultimi anni, sotto lo stimolo di una domanda di cultura sempre meno individuale, basato sulla consapevolezza che l'acquisizione del sapere e la produzione culturale costituiscono un "bisogno sociale". Questo ha determinato una profonda trasformazione sul tipo di servizio offerto e di conseguenza sulla tipologia architettonica.

Le biblioteche oggi sono chiamate ad integrare altre funzioni, a mettersi a sistema con altre attività presenti nella città sessa, a promuovere iniziative culturali integrate con altre istituzioni, a contribuire all'educazione culturale delle persone.


L'IDEA DI ARCHITETTURA

L'idea di architettura che guida l'approccio al tema del concorso, nasce dalla convinzione che l'edificio biblioteca rappresenti - quindi - un "contenitore di idee" aperto al maggior numero di persone possibile. L'edificio biblioteca deve essere un edificio aperto alla città e deve rappresentarsi come evento simbolico e segnaletico di memoria e innovazione.


IL RAPPORTO CON L’ESISTENTE

L'edificio preesistente, su cui è previsto il nuovo intervento di ampliamento, è un'architettura introversa che però si articola in relazione alla morfologia della città. I tre livelli sfalsati che mediano il dislivello orografico, si affacciano su uno spazio molto interessante: un patio alberato che si offre come spazio "privato" e fondale scenografico per tutte le attività presenti all'interno della biblioteca.

La proposta nasce, quindi, proprio da questo "nodo" compositivo del patio, e tenderà da una parte ad aumentarne il ruolo simbolico di spazio circoscritto e "riparato" e dall'altra a farlo diventare un elemento focale dell’intera città: un nuovo e più complesso sistema di rampe e cordonate troverà in esso il punto intermedio di una passeggiata urbana che si svolge attraversando l'edificio stesso.

Intorno ad esso, vengono articolati i volumi della biblioteca: quello a gradoni preesistente che si mantiene e continua a rivestire il ruolo storico della biblioteca e cioè delle sale letture e sul quale si lavora in termini di “restiling” formale e funzionale, e quello del volume di testata (adibito a sala conferenze, hall e deposito) che viene interamente ri-progettato.


GLI ELEMENTI DELLA COMPOSIZIONE

A tal fine l'idea che proponiamo è riconducibile, concettualmente e formalmente a tre elementi essenziali, interrelati tra loro da sistemi connettivi che sono:


1. il ridisegno del basamento come elemento di ancoraggio fra la biblioteca e la città;

2. un volume sospeso di forte presenza plastica e materica che ospiterà tutto l'archivio libri.

3. una pelle vitrea che riveste e chiarisce volumetricamente l'edificio esistente più alto, suggerendo una idea di leggerezza per le sale di lettura che attraverso questa nuova facciata si affacceranno sul patio alberato esistente, cuore della composizione.


Dell’edificio esistente si ipotizza di mantenere tutta la parte pluriplano agganciata alla parte alta della città e il grosso basamento che contiene il giardino rialzato, mentre vengono demolite le rampe esterne della parte alta dell’edificio, tutta la zona bassa che ospitava l’auditorium e il muro esterno verso la piazza.

La parte bassa dell’edificio ospiterà le principali funzioni di acceso alla biblioteca, accesso che avverrà sotto il nuovo volume di immagazzinamento dei libri, un prisma sospeso e incombente che diventerà evento simbolico e segnaletico per lo spazio urbano circostante.


RUOLO URBANO     

Per un più intenso rapporto con la morfologia e le attività urbane più in generale, si propone di ripensare tutti i collegamenti fra edificio e città e fra funzioni diverse dell'edificio con a precisa volontà di esaltare l'idea di apertura dell'edificio stesso alla città sia dal punto di vista funzionale che rappresentativo.

In particolare tutte le connessioni urbane fra i livelli dell'edificio e quelli della città sono esaltati attraverso il ridisegno di un basamento matericamente evidente che rende fisici e visivi i livelli della città e la connessione fra le parti pubbliche di questa e dell'edificio.  Il ruolo più significativo e quello del patio alberato esistente, che potrebbe essere utilizzabile da tutti attraverso la modellazione del basamento in una rampa di dimensioni urbane.


IL FUNZIONAMENTO

Le connessioni interne fra le parti dell'edificio possono trovare posto sul retro del patio, lungo la strada   retrostante,e si immaginano completamente vetrate a simboleggiare i trasparenti flussi della comunicazione che dal      "magazzino delle idee" si spostano alle sale lettura e nelle case degli utenti finali.


Nella zona sotto il volume di contenimento dei libri trovano gli ingressi principali, all'interno di una volumetria trasparente che propone e stimola un'idea di continuità della città all'interno dell'edificio e di accoglienza verso gli utenti.


Dentro questo ingresso si può pensare a uno spazio isotropo, nel quale è possibile percepire  immediatamente tutta l'organizzazione  dell'edificio, ivi compresa la presenza al livello superiore del giardino pensile,l'ampia scalinata urbana che conduce al livello del verde e al livello urbano superiore e gli ingressi per la biblioteca e l'auditorium.        


LA SOSTENIBILITA'

II clima locale può diventare elemento fondamentale del processo progetto insieme anche alla scelta dei materiali, dei processi costruttivi e l'uso di fonti energetiche alternative a integrazione di quelle tradizionali.                                                  

In questa proposta la nuova "pelle" deve entrare in reazione con il funzionamento energetico dell'edificio oltre che funzionale. Essa può facilmente diventare il supporto per dispositivi bioclimatici che a seconda dell'orientamento possono attrezzarsi con schermature e brise soleil

(lato ovest) e pannelli fotovoltaici in silicio amorfo a film sottile trasparente che può sostituire interamente la porzione di infissi lungo il lato sud.

Quest'ultimo, oltre a produrre energia e a filtrare i raggi UV e il calore, può realizzare una "texturizzazione" della facciata con effetto di caratterizzazione iconica dell'edificio.

Inoltre le alberature del patio, attraverso l'umidità del terreno e delle foglie, svolgono una efficace azione di controllo del calore estivo soprattutto per quelle zone della biblioteca dedicate alla lettura e quindi alla permanenza prolungata.

AMPLIAMENTO DELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE “P. ALBINO” DI CAMPOBASSO: Project
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