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PLAN REVEL - ABITARE LA MONTAGNA - BARDONECCHIA TORINO

2014 - con Mondaini Roscani Architetti Associati, ing. Emanuele Capecci, ing. Giovanni Butterin.

L’obbiettivo principale del progetto e in particolare dell’articolazione planimetrica degli edifici residenziali proposti è il raggiungimento del massimo soleggiamento dei fronti. Il sole, la sua natura positiva in assoluto ma in particolare il suo significativo apporto in termini di riscaldamento e relativa sostenibilità energetica è un valore che il progetto mette al centro della sua impostazione. Gli edifici per questo sono posti in unità plurali, composte da un numero variabile di alloggi capaci di costituire dei piccoli nuclei con spazi di aggregazione di vicinato, capaci di riconoscibilità e appartenenza da parte degli utenti come insieme unitario ma sufficientemente distanti da impedire qualsiasi ombra reciproca. La planimetria è infatti il prodotto di sintesi di più esigenze, quella di creare delle piccole, articolate e intime unità di vicinato, quella dell’ottimizzazione dell’orientamento e infine l’attenta analisi morfologica del terreno. Tale morfologia particolarmente acclive supporta l’idea della concentrazione per nuclei delle residenze consentendo la percezione ridotta dell’artificialità del costruito rispetto alla più piacevole e ampia naturalità. L’assetto planimetrico ottimizza inoltre il tracciato del tunnel di servizio previsto dal piano particolareggiato servendo singolarmente ogni nucleo abitativo. Dal punto di vista architettonico e dei linguaggi adottati il progetto propone una rilettura in chiave contemporanea delle forme dell’architettura tradizionale del paesaggio alpino. La lettura unitaria dei nuclei residenziali, costituiti da unità abitative leggermente inclinate tra loro per evocare l’informalità dei borghi della tradizione, è stimolata dall’articolazione dei tetti caratterizzati da una superficie continua. Tale superficie che si alza in prossimità delle residenze e si abbassa sui corpi scala ha una struttura lignea ed è pensata esternamente opaca e in lamiera di rame ed internamente in legno, visibile all’esterno nei generosi aggetti che proteggono dalla neve e dall’irraggiamento diretto durante la fase estiva. Questa superficie caratterizza anche il prospetto a monte scendendo e proteggendo la facciata esposta a nord caratterizzata da piccole bucature verticali mentre il prospetto frontale ubicato a valle è finito con intonaco su cappotto termico in lana di legno. Alla facciata sono appesi balconi lignei caratterizzati da lamelle orizzontali utilizzate anche come frangisole per le bucature più significative. Le pareti corte laterali, i nuclei centrali delle connessioni e il piccolo basamento che ancora l’edificio alla collina sono stati pensati con rivestimento in pietra locale.

Il progetto rispetta tutti i parametri urbanistici così come da piano particolareggiato a base di concorso, la volumetria massima e i cinque lotti richiesti sono stati suddivisi esattamente nelle percentuali volumetriche indicate. Il solo lotto A è stato suddiviso in due blocchi per meglio articolare e rendere equilibrati dimensionalmente i piccoli nuclei residenziali tra loro. Le unità del lotto D e il lotto E essendo le più piccole del programma sono stati accostate sempre al fine di costruire delle equilibrate unità di vicinato. Ognuna di queste cinque unità è servita da un'unica connessione centrale con scala e ascensore che lega il previsto tunnel di servizio sotterraneo con le residenze superiori ottenendo un risparmio notevole nel numero di impianti. Sono stati inseriti 67 alloggi di vario taglio di cui 10 di edilizia convenzionata con taglio non superiore a 95 mq. senza distinguere tipologie e linguaggi architettonici ma lavorando solo nelle dimensioni del taglio dell’alloggio. Tecnologicamente la struttura è stata pensata con fondazioni e componenti principali in cemento armato e pareti superiori autoportanti in XLAM, materiale composto in legno lamellare di grande resistenza.

PLAN REVEL - ABITARE LA MONTAGNA - BARDONECCHIA TORINO: Project
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