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BOSCO ASILO A SAVOGNA D'ISONZO (GO)

2016 - con Ing. Luca Muti, arch. Martina Quaresima, ing. Luca Moroni, arch. Antonietta Raffaelli (progetto del verde), ing. Silvia Conti, Giovanna Marchegiani (consulente pedagogico).

Costruire un asilo-bosco a Savogna d'Isonzo (GO), qualcosa che sia meno edificio e più natura. Siamo convinti che una scuola d’infanzia, per entrare in sintonia con la sensibilità dei bambini, deve parlare ai sensi in modo diretto, deve stupire, emozionare e farsi sperimentare. I nostri piccoli ci descrivono i loro paesaggi immaginari attraverso un vocabolario molto attento agli aspetti sensoriali, muovendosi su un piano emozionale che sfuma i confini tra realtà e fantasia. Lo spazio che proponiamo è per stupirli, emozionarli e divertirli. È colorato, fluido, continuo e trasparente, non si perde mai il contatto visivo con l’esterno ed è sempre possibile curiosare al di la dei muri di separazione.


La forma è generata dall’accostamento di 4 volumetrie curve: auditorium, mensa, gruppo-aule e biblioteca. Al centro c’è l’atrio che diviene il cuore distributivo come se fosse una piazza compressa tra quattro distinti edifici. La piazza si arricchisce di altri 4 volumi circolari: due vuoti (patii) e due pieni (sevizi). Le volumetrie mantengono tutte la propria facciata all’interno, per rafforzare la percezione di piazza-esterna dell’atrio. Questo fatto, insieme al pavimento color prato e ai due patii che portano dentro l’esterno, determinano una sorta di specularità tra paesaggio naturale esterno e quello interno.  Mensa e auditorium verranno aperte al territorio oltre l’orario scolastico. Laboratorio informatico e biblioteca si apriranno al territorio prefigurando un polo culturale con la biblioteca che acquista una forte valenza simbolica


“Il tetto sarà il luogo dove il bambino coltiva il suo immaginario personale. Ci potranno essere l’orto e gli animali, laboratori di botanica, di scienze o di astronomia elementare, ombreggiati da pergole, una macchina elio-termica che cattura l’energia solare, un osservatorio meteorologico in cui studiare le stagioni (…) Il legno non è solo bello, sicuro, antisismico e profumato, ma garantisce la sostenibilità del progetto (…) Dal livello terra si alza la torre dei libri, una biblioteca che sale fino alla terrazza ed aperta a tutti.”

Renzo Piano, modello di scuola innovativa, il sole24ore 9/10/2015.


Per realizzare il bosco si prevede  a terra alberature di prima, seconda e terza grandezza con arbusti a gruppi e a siepe. In copertura si prevedono alberi di terza grandezza ricreando due degli ambienti carsici: la boscaglia e la landa. Al centro viene ricavato un giardino per la coltura di orti, l’osservazione delle stagioni e il riconoscimento delle specie. Uno spazio educativo protetto e all’aria aperta che permette l’esplorazione, la sperimentazione, la scoperta e la conoscenza dell’ambiente naturale attraverso esperienze emozionanti e di gioco. Per accedere al bosco la scuola dispone di una scala con montascale e per scendere, anche di uno scivolo.

L’aula didattica è organizzata per essere modificata in qualsiasi momento, per creare contesti diversificati nelle sezioni e nelle intersezioni. La possibilità di divisione/unione dello spazio aule e molto ricca e si possono generare spazi per il sonno, atelier per ricerche e sperimentazioni, piccoli set teatrali e un unico grande spazio dove festeggiare insieme a insegnanti e famiglie. I bagni posti all’interno rispondono a bisogni di funzionalità e di semplificazione ma sono parte integrante della didattica perché permettono attività di gioco, di manipolazione e di sperimentazione legate all’acqua.

BOSCO ASILO A SAVOGNA D'ISONZO (GO): Progetti
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