COMPLESSO RESIDENZIALE SOSTENIBILE. LACUGNANO PERUGIA
2010 - con Mondaini Roscani Architetti Associati, arch. Nazzareno Petrini
La proposta progettuale supera i confini del singolo edificio per proporre una idea di insediamento urbano, lontano dalla monotonia volumetrica che spesso caratterizza gli interventi di natura pubblica, più vicina, al contrario, alla ricchezza e pluralità propri dell'articolazione edilizia dei borghi dell'Italia centrale, caratterizzati da ambiti di relazione di diversa grandezza e carattere, da disallineamenti, da varietà volumetrica e altimetrica, materica e cromatica e da rapporti spaziali differenti tra gli organismi che li compongono. La volontà è quella di stimolare una nuova dimensione di vicinato eliminando le scale condominiali di servizio agli appartamenti per proporre e trasformare tali spazialità in vere e propri luoghi di relazione fra gli abitanti.
D'altro canto, il nuovo edificio si pone in rapporto dialogico con il contesto naturale fortemente caratterizzato dalla presenza della cava e della collina che arriva a fondersi con il nuovo fabbricato in una continuità prima di tutto fisica, in quanto la collina tende ad incorporare e a delimitare la porzione sud-est del complesso residenziale, funzionale, in quanto l'edificio fa propri i percorsi pedonali, già in essere, del parco ed infine ideale, in quanto la parete della cava, in rapporto visivo costante con la nuova edificazione, diviene fondale scenografico della composizione.
Le istanze di armonizzazione con i caratteri naturalistici e con la tradizione costruttiva del luogo vengono recepite e reinterpretate nella peculiare organizzazione della composizione che, attraverso la conformazione planimetrica, la pluralità di soluzioni volumetriche e materiche, la novità di relazioni con gli spazi verdi diversi per carattere, funzione e posizione, intende proporre un'idea nuova di abitare, capace di raccontare il dinamismo che caratterizza la vita contemporanea, alla riscoperta di un vivere comunitario tipico delle città della nostra tradizione.
Da un punto di vista funzionale, il complesso residenziale può essere suddiviso in due parti:
-il basamento, che contiene tutti i servizi collettivi e i parcheggi del complesso residenziale e ridisegna la morfologia della collina laterale, creando un nuovo piano di imposta per gli edifici residenziali;
-le residenze, pensate come semplici volumetrie stereometriche aggregate in modo tale da determinare una conformazione dello spazio urbano tale da ricreare l'atmosfera e la condizione di vicinato tipica delle realtà abitative locali.
Il cuore di questo basamento ospita una serie di piccoli volumi di servizio alla collettività (sala condominiale o per attività collettive al coperto, lavanderia comune, spazio per la raccolta differenziata dei rifiuti, locale per gli impianti termici centralizzato, collegamenti verticali) disposti ad anello intorno ad uno spazio centrale, illuminato grazie alla presenza di due aperture nella copertura, di forma libera, che si contrappone alla regolarità dei blocchi servizi e della maglia pilastri. Tali aperture ospitano le connessioni pedonali tra il livello del piano interrato ed il piano di distribuzione alle residenze, collegando visivamente e fisicamente gli spazi pubblici posti ai due livelli. Intorno a tale nucleo di servizi si collocano gli spazi di sosta per le auto.
Le residenze vengono a collocarsi su di un "nuovo suolo" rialzato che consente di sfruttare al meglio le qualità e le potenzialità del sito, sostanzialmente rifuggendo dall'idea di costruire all'interno di una "conca" priva di relazioni, funzionali, altimetriche e quindi di raffronto visivo, con le strutture e l'edificato esistente e destinata a risentire, a causa della conformazione morfologica del terreno, di condizioni microclimatiche sfavorevoli. I nuclei abitativi sono stati concepiti come moduli di forma regolare, variamente accoppiabili, accessibili dal piano terra e articolati su diversi livelli (fino ad un massimo di tre). Per la scelta dei materiali di rivestimento ed il disegno delle finiture, si è fatto esplicito riferimento alle immagini di cui è ricco il contesto dell'Italia centrale, senza rinunciare però ad una rielaborazione dei segni che esprimesse un'idea di attualità all'intero complesso residenziale. I materiali di finitura sono sostanzialmente due, laterizio ed intonaco, proposti in modo articolato e plurale nel disegno di facciata ad evidenziare la loro condizione di rivestimento. In questo caso, la citata pluralità e alternanza di materiali riguarda anche il singolo edificio producendo un interessante effetto dinamico, nell'ambito del quale ogni edificio risulta differente e riconoscibile da parte dei suoi abitanti. L'articolazione spaziale e funzionale appena descritta determina una separazione di percorsi pedonali e di viabilità carrabile: tutto il movimento delle auto risulta completamente separato dal livello degli ingressi alle abitazioni e rimane a livello delle strade esistenti e di accesso all'area. In questo modo, le residenze possono disporre di percorsi di accesso e di spazi di relazione e di gioco sicuri, posti in sostanziale continuità con gli accessi alle residenze, a diretto contatto con la collina verde alle spalle. La separazione fisica e linguistica in due livelli dell'edificio, basamento e residenze superiori, è confermata dalle scelte tecnologiche e costruttive.
Il piano interrato destinato a garage e locali di servizio è caratterizzato da una struttura in cemento armato. Gli edifici residenziali sono realizzati in blocchi sismici portanti, posizionati su di una piastra rigida in cemento armato.
Tale strategia consente di combinare la libertà tipologica e planimetrica degli edifici residenziali con le esigenze distributive degli spazi di sosta e di servizio.
Lo schema strutturale appena descritto permette inoltre di ottenere vantaggi anche sul fronte della protezione del complesso residenziale da eventi sismici, in quanto la piastra rigida e la sovrastante struttura in muratura possono essere efficacemente isolate dal suolo e quindi rese indipendenti rispetto ad eventuali movimenti del terreno, mediante la predisposizione di opportuni sistemi di isolamento collocati alla sommità dei pilastri in cemento armato.
Coerentemente con l'idea di architettura che informa il progetto, basata su un'ipotesi di invenzione formale e volumetrica che prende la mosse dal paesaggio circostante e si integra con esso organicamente, il progetto tiene conto degli aspetti naturalistici del sito, delle infrastrutture esistenti e degli aspetti climatici
mirando ad instaurare un rapporto sinergico tra involucro, sistema impiantistico e risorse natura il presenti. A questo scopo, l'impostazione del progetto di architettura svolge un ruolo determinante. L'articolazione volumetrica dei fabbricati insediati trae la sua origine compositiva dal rapporto con l'immediato contesto e il più ampio riferimento urbano, dalla relazione con le particolari condizioni fisiche, dall'orientamento del sito e dal rapporto con il percorso del sole.
Particolare attenzione è stata rivolta, nell'impostazione planimetrica degli edifici a disporre opportunamente le aperture su fronti contrapposti, allo scopo di assicurare un adeguato benessere visivo, minimizzando il ricorso alla illuminazione artificiale, e di favorire la ventilazione naturale trasversale, indispensabile per garantire condizioni di qualità e salubrità dell'aria e condizioni di benessere termico durante la stagione estiva.
La presenza di impianti in grado di sfruttare l'energia solare per la produzione di energia e calore, unitamente alla realizzazione di sistemi di produzione di calore centralizzati, permette di ridurre il fabbisogno energetico complessivo. Il risparmio del consumo idrico da rete urbana sarà realizzato mediante il recupero delle acque piovane e relativo impianto di depurazione per l'utilizzo sia come irrigazione delle zone verdi sia per gli scarichi nella stagione invernale, come meglio precisato nella relazione tecnica.